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  • Conosciamo meglio la nostra Preside

    Conosciamo meglio la nostra Preside

    “Se le formiche si mettono d’accordo possono spostare un elefante”

    a cura di Sophie Diana, Gaia Di Maggio, Giorgia Marandò, Beatrice Oleotti, Martina Rudi e Giulia Sollazzo

    D: Da quanti anni fa la Preside?

    R: Faccio la Preside da otto anni.

    D: Aveva un sogno da bambina?

    R: Ne avevo tanti. Sinceramente non uno in particolare.

    D: Quando andava a scuola quali materie preferiva?

    R: Preferivo la matematica ed ero molto brava in geometria.

    D: E’ difficile gestire tre plessi?

    Le “piccole giornaliste” che hanno intervistato la Preside al lavoro in redazione

    R: Si, molto impegnativo ma entusiasmante, considerando che siamo circa mille studenti, divisi in diciotto classi in primaria, sette nella scuola dell’infanzia e quattordici nella scuola secondaria.

    D: Ha in programma qualche altro progetto per le materne le elemantari o le medie?

    R: Abbiamo già all’attivo molti progetti in collaborazione con le associazioni di zona, con il Coni, con esperti di varie discipline e certamente valuteremo altre nuove proposte per il prossimo anno.

    D: Cosa fa una Preside?

    R: Mi occupo di molte cose. Delle relazioni con gli insegnanti, il personale e con i genitori. Monitoro i progetti e le attività scolastiche, chiudo accordi, convenzioni scritte o contratti. Ma soprattutto incontro persone: ricevo i genitori, gli insegnanti, gli alunni e anche incontri online.

    Infine c’è tutta una parte organizzativa da portare avanti e rispondo anche a molte email, calcolate che abbiamo circa mille famiglie con cui entriamo spesso in contatto.

    D: Cosa le piace del suo lavoro?

    R: La cosa che mi piace è proprio incontrare tante persone, potermi prendere cura di tante persone: soprattutto dei più piccoli da cui ho sempre da imparare. Mi piace molto entrare nelle classi, guardare i vostri occhietti curiosi e capire quali sono i bisogni, le necessità, e se si può fare meglio di quello che già facciamo. 

    Voglio approfittare di questa intervista per fare un in bocca al lupo ai ragazzi del Laboratorio di Giornalismo e salutare le loro famiglie. Voglio dedicarvi una frase a cui tengo molto e che abbiamo scritto anche nelle prime pagine del diario scolastico: “Se le formiche si mettono d’accordo possono spostare un elefante”.

    Mi è piaciuta subito perché è quello che abbiamo fatto anche noi come scuola, voi compresi; quando ci siamo trovati di fronte alla Pandemia, ad una prova difficilissima, non ci siamo persi d’animo e mettendoci insieme, facendo squadra, abbiamo vinto la sfida.

  • L’animatore digitale in Primaria

    L’animatore digitale in Primaria

    a cura di Sara Cecchi, Sofia Vitaloni e Riccardo Guerri

    Patrizia Di Seri è una insegnante della Primaria ma si occupa anche dello stato di salute digitale della scuola: un impegno multitasking che va dall’animazione digitale, alla funzione strumentale fino alla gestione del team digitale. Noi della redazione abbiamo deciso di conoscerla meglio e farle alcune domande.

    D: In classe lavoriamo con le LIM, durante la pandemia abbiamo lavorato in dad: cosa si sta pensando di fare per migliorare l’offerta didattica digitale?

    R: La scuola ha attivato la suite di Google workespace, all’interno della console sono inseriti tutti gli utenti della scuola (dirigente- alunni- docenti- personale Ata) e pian piano useremo tutti gli applicativi della workespace per una didattica digitale integrata.

    D: Durante il laboratorio di giornalismo abbiamo lavorato con una LIM simile a un televisore: è previsto l’utilizzo di questo strumento in tutte le classi in futuro?

    R: Sì, piano piano abbiamo aderito al progetto Digital Board; con i punti Esselunga implementeremo la dotazione informatica con le più performanti Smart TV.

  • MANGA. Toilet bound hanako kun

    MANGA. Toilet bound hanako kun

    a cura di Giulia Sollazzo, Giorgia Marando

    Trama del manga:

    Hanako, una sorta di spiritello noto come uno dei 7 misteri dell’Accademia Kamome, occupa il terzo bagno nei sanitari femminili al secondo piano, nel vecchio palazzo della scuola, e può avverare qualsiasi desiderio quando viene invocato. Un giorno come tanti, Nene Yashiro, una grande amante dell’occulto che sogna il grande amore, evoca Hanako ma viene colta dalla sorpresa quando scopre che egli è in realtà un ragazzo! Nene diventa la sua assistente e iniziano così le loro avventure tra le varie leggende metropolitane che popolano la scuola.

    Un adattamento anime è stato annunciato da Square Enix il 18 marzo 20. La serie è stata prodotta da Square Enix e realizzazioni delle animazioni affidate allo studio Lerche e diretta da Masaomi Ando, la sceneggiatura è stata affidata a Yasushiro Nakanishi mentre la colonna sonora è stata curata da Hiroshi Takaki. La prima stagione della serie è composta da 12 episodi ed è stata trasmessa sui canali di TBSSUNCBC e BS-TBS dal 9 gennaio al 26 marzo 2020. La sigla d’apertura si intitola No.7 ed è stata cantata dalla Chibaku Shōnen Band mentre quella di chiusura è Tiny Light interpretata da Akari Kitō

    PER QUANTO RIGUARDA episodi del manga.

    Sì il manga comprende 111 volumi che secondo indici statistici si posso leggere intorno a 1 anno (se si parte da gennaio) se si parte da giugno potrebbe essere difficile finirlo in un anno…

  • Inclusività in movimento

    Inclusività in movimento

    Uno specialista per una corretta educazione motoria

    a cura di Riccardo Mazzola e Fabio Ortiz

    Il maestro Roberto è lo specialista per l’attività di Educazione Motoria che affianca i maestri nel corretto svolgimento della materia.

    La sua simpatia ci mette in condizione di lavorare sempre in un contesto allegro. Questo non significa però che non ci impegniamo anzi, il clima positivo contribuisce a migliorare il nostro impegno e la qualità dell’apprendimento.

    D: Maestro Roberto, perché è importante lo sport per noi bambini?

    R: Lo sport è salute, ma soprattutto socialità. Aiuta a stare bene con se stessi e insieme agli altri.

    D: Cosa hanno di speciale i giochi di squadra?

    R: Riuscire ad organizzarsi e collaborare per raggiungere un obiettivo comune è una lezione fondamentale anche per la vita. E poco importa se si perde o si vince, la cosa che conta è partecipare e divertirsi.